All’interno di una classe dominata dalla prepotenza e dalla chiusura mentale dei bulli, legittimate dalla complicità silente dei compagni, l’avvicinamento tra Blu, Lorenzo e Antonio nasce come l’incontro fra tre solitudini, diverse ma al tempo stesso simili.
Il dirigente dell’istituto “Galvani” di Giugliano, in provincia di Napoli, in risposta al grido di “Mabasta”, ha pensato, insieme agli studenti, di creare un gruppo di 110 volontari – due alunni per classe – per contrastare ogni forma di bullismo tra i banchi di scuola.
Spiega la psicologa: «Spesso i bulli provengono da sistemi familiari caratterizzati da relazioni difficili e disfunzionali, da stili educativi coercitivi e violenti. Questi ragazzi sono figli anche di un contesto culturale che esalta la forza fisica, l’aggressività, il potere».